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A partire dagli anni '90, l'attenzione di psicologi e giuristi si sposta dai fenomeni di persecuzione di massa (xenofobia, terrorismo) alle forme di persecuzione personale nella vita quotidiana, sia sul posto del lavoro (mobbing), sia in ambito privato (stalking). Questo libro vuole essere un primo tentativo di entrare in modo approfondito e organico nelle molteplici forme di persecuzione: attraverso un capillare lavoro di analisi e confronto, l'autore ne delinea gli aspetti comuni, ne valuta la gravità e le conseguenze per la vittima fino a giungere a una spiegazione coerente del comportamento persecutorio. Ma non tutto quello è vissuto come persecutorio lo è realmente: ecco l'importanza di distinguere tra persecuzioni con persecutore e persecuzioni senza, ovvero le pure percezioni di persecuzione derivate invece da disturbi d'ansia e fobie che possono alterare la percezione della realtà. L'autore propone una nuova sfida: adattando ancora al contesto italiano concetti provenienti dalla scienza internazionale, introduce un neologismo, "diossologia", per identificare e proporre un ramo della scienza psicologica dedicato specificatamente all'analisi e alla valutazione comparativa delle varie forme di persecuzione.